mercoledì 30 giugno 2010

Non è ancora troppo tardi, zio Sam

Le maree nere NON ESISTONO; piuttosto esistono le maree naturali, legate all'orbita lunare, e le catastrofiche fuoriuscite di petrolio, legate alle attività minerarie dell'ingorda specie umana. Insomma, la perdita di petrolio della Deepwater Horizon, che ci piaccia oppure no, NON è una marea. Ma i luoghi comuni del giornalismo italiano sono molti, ad esempio non esistono i "007", bensì gli agenti segreti. Dubito che un membro dei servizi segreti possa ritenersi molto felice di essere definito "007", ma tant'è che molti giornalisti devono ancora realizzare che anche Babbo Natale NON ESISTE.

A quanto pare, comunque, solo noi Italiani siamo così tamarri. Difatti, benché l'espressione “marea nera” si traduca letteralmente in inglese con l'espressione “black tide”, che farebbe molto più cool (= fico) e potrebbe essere l'evocativo titolo di un disaster movie, gli anglofoni si limitano a chiamare banalmente questo incidente col termine “oil spil”, ovvero “fuoriuscita di petrolio”. Bisognerebbe suggerire ad Obama il termine black tide per rendere il disastro molto più friendly agli occhi dei cittadini americani.

Ad ogni modo, in fatto di questioni energetiche, il rapporto fra Mr.Obama ed il vecchio zio Sam, ovvero l'imperialismo americano, ben si riassume con la seguente vignetta:



Fonte: The Economist

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