domenica 10 ottobre 2010

Tutti pazzi per il PIL




C'è qualcosa di ostile, da parte del governo cinese, nel voler alimentare a tutti i costi un PIL attorno al +10% annuo.
Nel 2009, mentre noi abbiamo sperimentavamo uno "spaventoso" -5%, la Cina ha dovuto accontentarsi di un "mediocre" +8%. Che cosa accadrà, allora, quando la produzione di energia planetaria si sarà assestata sul famoso plateau? Molto probabilmente noi sperimenteremo un catastrofico -10%, mentre la Cina si troverà costretta ad accettare il classico +3% con cui la nostra economia è cresciuta disinvoltamente per molti anni.

Quando allora la produzione energetica mondiale avrà oltrepassato il picco e proseguirà nel suo inesorabile declino, finalmente (si fa per dire) anche la Cina sperimenterà uno spaventoso -5%. A quel tempo, ormai, noi avremo completamente rinunciato al conteggio del PIL esattamente come la persona che, avendo ormai superato il quintale di peso, rinuncia a salire sulla bilancia per non avvilirsi troppo (oltre che per non sfondare il povero strumento di misurazione).

Ad ogni modo, anche con un PIL a -5%, l'economia cinese sarà ancora in piedi, benché barcollante (= nostra situazione attuale), mentre le economie di altre zone molto importanti saranno ormai crollate da un bel pezzo. La morale della favola è che, a quanto pare, tutte le principali economie mondiali stanno facendo a gara a chi resta in piedi per ultimo.

Difatti stiamo assistendo ad una vera e propria guerra a colpi di PIL, e come in ogni guerra che si rispetti, ci sono morti sia dall'una che dall'altra parte. Tuttavia, alla fine, non è un problema se il vincitore stesso rimane indebolito dalle battaglie cruente ed il suo esercito risulta decimato; l'importante è che PROPRIO LUI sia l'ultimo a rimanere in piedi. Difatti successivamente il vincitore potrà finalmente leccarsi le ferite riprendere forza appropriandosi delle risorse rilasciate dal nemico definitivamente sconfitto

Se allora questa teoria è vera, l'inquietante frenesia di crescita dimostrata da alcuni paesi emergenti ha una sua motivazione ben precisa, ed essa è tutt'altro che pacifica...